Cucina A Vista O Separata? Pro E Contro!

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Cucina A Vista O Separata? Pro E Contro!

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Il dilemma è di quelli che accendono gli animi degli interior design: è meglio scegliere una cucina a vista con open space o optare per una cucina separata dal living?

La tendenza attuale è quella di privilegiare la cucina a vista sulla zona giorno, ma non è detto che sia la scelta giusta per tutti.

In primo luogo bisogna valutare lo spazio a disposizione: se parliamo di ambienti piccoli, la cucina a vista è sicuramente la scelta da preferire perché permette di ottimizzare gli spazi.

Se invece avete a disposizione un ambiente ampio, vediamo quali sono i pro e i contro di ciascuna soluzione.

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­­Pro e contro della cucina a vista

La cucina a vista con open space consente di ottimizzare lo spazio. Anche quando si tratta di dimensioni contenute, non avendo barriere, potete sempre pensare di disporne a vostro piacimento, allargando o restringendo le zone a seconda delle esigenze.

Avete una cena con più persone? Girando il divano sarà possibile ricavare dello spazio aggiuntivo per allungare il tavolo verso la cucina o verso la zona living.

L’open space inoltre, per sua natura, permette di comunicare tra gli ambienti in maniera più semplice. In questo modo chi prepara la cena e chi prepara la tavola potranno essere in contatto e gli ospiti potranno essere intrattenuti contemporaneamente da entrambi i padroni di casa. Questo comporta però che sarete meno concentrati mentre preparate le pietanze, dovendo interagire con ospiti o membri della famiglia.

Un aspetto da non sottovalutare inoltre riguarda la pulizia: una cucina a vista sarà tendenzialmente più ordinata perché non avrete altra scelta per vivere un ambiente piacevole. Questo implica però più lavoro: non potrete chiudere una porta e “ci pensiamo domani”.

Importantissimo inoltre scegliere una cucina con un design che rispecchi lo stile di arredo della casa in modo da coordinare gli ambienti tra di loro in maniera piacevole.

Un punto a sfavore innegabile? La diffusione di odori (ma anche di vapore e grasso sui tessuti d’arredo) e dei rumori dalla cucina (pensate al minipimer, al mixer o anche solo al microonde). Per gli odori potete scegliere una cappa per fumi integrata nel piano cottura, ma per i rumori invece non ci sono soluzioni.

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Pro e contro della cucina separata

Riprendendo l’ultimo punto: l’innegabile vantaggio di una cucina separata è la porta. Chiusa la porta odori, rumori, disordine e sporcizia rimangono lì.

Di contro però la persona che cucina sarà isolata dal resto della casa e non potrà partecipare alla vita famigliare durante la preparazione della cena o intrattenere gli ospiti. È anche vero però che cucinare è per molti un atto quasi meditativo e in quest’ottica potrebbe aiutare a trovare la propria concentrazione, concedendosi del tempo per sé, con gesti che serviranno per coccolare la famiglia.

A seconda dello spazio inoltre, potrebbe essere difficile trovare una soluzione che soddisfi tutte le esigenze. Vorreste un tavolo nel quale poter fare almeno colazione? Vi piacerebbe una penisola per avere più spazio per taglieri e elettrodomestici? Potrebbe essere più complicato.

Soluzioni di mezzo?

  • Una soluzione d’arredo particolarmente in voga negli ultimi anni è la penisola o l’isola che permettono di dividere otticamente gli spazi, creando zone separate;
  • Pannelli scorrevoli e porte a scomparsa che possano essere integrate nel muro quando non servono;
  • Arcate in cartongesso che non toccano terra o controsoffittature.

Si tratta ovviamente di soluzioni “intermedie” che hanno lo scopo di dividere – almeno otticamente – l’open space.

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