Stile Industriale: Dalla Fabbrica All’Interior Design.

cucina in stile industriale

Stile Industriale: Dalla Fabbrica All’Interior Design.

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Semplice, robusto, vintage e tremendamente cool: sono queste le caratteristiche dello Stile Industriale che richiama le vecchie fabbriche newyorkesi.

Si tratta di un nuovo modo di rapportarsi con il concetto di vintage che si concentra nella ricerca di materiali e finiture proprie del mondo tecnologico e industriale.
Lo Stile Industriale nasce dalle officine produttive di più di 100 anni fa. Voi c’eravate? No, noi neanche, ma potete rimediare leggendo la nostra guida!

Stile Industriale: Dalla Fabbrica All’Interior Design

L’origine dello Stile Industriale

Lo stile industriale nasce proprio dall’idea di riutilizzo. Negli anni ’70 a New York moltissimi uffici, industrie, opifici e fabbriche erano state abbandonati in favore di edifici più tecnologici e metodi di produzione più innovativi.
Spazi enormi, grandi vetrate e open space che vennero presto riadattati a loft abitativi. L’aria vissuta, l’atmosfera data dai pilatri in mattoni, dalle travi in ferro e ghisa e dai pavimenti in cemento urlava la bellezza e l’unicità e la storia di queste realtà produttive.

Come arredare con lo Stile Industriale: le regole.

Lo spazio

Partiamo da un presupposto: per loro natura loft e open space sono sicuramente gli ambienti più adatti nei quali sviluppare un arredamento che rispecchi lo stile industriale.
Ma niente paura: con qualche accortezza è possibile arredare coerentemente anche abitazioni con spazi ritmati da più tramezzature.

I componenti d’arredo

Gli elementi d’arredo sono rigorosamente basici, resistenti e dall’aspetto vissuto con linee sobrie, essenziali, nette.
Il rischio è quello di realizzare ambienti che si presentino freddi e poco accoglienti. In quest’ottica è infatti importante che ogni elemento d’arredo sia scelto con cura prendendo in considerazione la loro funzione, ma anche il loro valore estetico.

La coerenza di stile passa attraverso i materiali

Gli elementi d’arredo devono presentare una spiccata anima vintage, ma al contempo forte e decisa. In quest’ottica trovano poco spazio trovano gli orpelli dello Stile Boho e le morbidezze del Bold Style.

L’errore più comune è quello di affiancare elementi dello Stile Moderno con mobili high-tech in acciaio lucido. Niente di più sbagliato: ricordatevi che la prima vocazione dello stile industriale è quella vintage. Protagonisti indiscussi nell’uso dei materiali sono ferro, ruggine, ossidazioni, crepe, legno naturale e vetri anticati. Se proprio non volete faro a meno dell’acciaio potete sempre sceglierlo nella versione Peltro!

I colori

Lo stile industriale esige colori neutri e ombrosi. Via libera quindi a nero, grigio, antracite, caffè e ruggine.
Nelle ultime tendenze è possibile inserire anche un elemento colorato (spesso rosso o giallo) che richiami insegne o dettagli che erano presenti nelle vecchie officine meccaniche. L’importante in questo caso è che i colori accesi siano calibrati in piccole dosi e non sovrastino quelli più ombrosi.
Le pareti devono essere in tinta unita, beige o grigie, ma possono essere arricchite da carte da parati che simulano i muri in cemento o i mattoni a vista.

Gli indispensabili dell’Arredamento Industriale

Se vuoi arredare casa con lo Stile Industriale non ti resta che seguire questi piccoli trucchi d’arredo e farti trasportare verso atmosfere retrò. L’effetto newyorkese è assicurato!

  • Non nascondere gli impianti! Tubature, elementi in metallo, prese elettriche, infissi, termosifoni e scale che spesso vengono nascoste “sotto traccia” diventano nello Stile Industriale il vero elemento di forza.
  • Indispensabili i lampadari di enormi dimensioni e dal design originale. Anche le lampadine lasciate pendere dal soffitto sono in stile perché ricordano l’illuminazione dell’interno dei capannoni.
  • Non sarà mai una casa di Stile Industriale senza una scaffalatura in ferro! Per gli altri elementi d’arredo prediligi mobili contenitori di legno massiccio grezzo o in ferro battuto.
  • Saldature, nodi, imperfezioni e ruggine sono un must.
  • Scegliete una cucina color ghisa con finiture peltro (bandito l’acciaio lucido).
  • I pavimenti devono essere resistenti e di facile manutenzione come piastrelle in graniglia, legno rustico, gomma sintetica, cemento in finitura naturale e resine in finitura cemento.
  • Evitate le tende, ma piuttosto optate per modelli a rullo o veneziane preferibilmente nei toni scuri.
  • Fate attenzione ai dettagli: grandi orologi da stazione, targhe americane consumate e oggetti vintage di recupero industriale giocano un ruolo essenziale nell’insieme, ma non esagerate con le quantità.
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